Il decimo anniversario del formato C5+1 e la concomitante riunione odierna a Washington fra i leader delle repubbliche dell’Asia centrale e il presidente Donald Trump consolidano un mutamento significativo nella politica estera di Washington verso la regione.
La visita ufficiale del Presidente del Turkmenistan, Serdar Berdimuhamedov, a Roma il 24 ottobre 2025 rappresenta un momento di rilievo nella proiezione internazionale di Ashgabat e nel rafforzamento dell’impegno dell’Italia in Asia centrale.
Speciale Eurasia è lieta di annunciare l’evento “Le vie della geopolitica in Asia Centrale: sfide, opportunità e conflitti nella regione strategica”, in programma il prossimo 10 ottobre alle ore 17.30 presso la Sala Search di Largo Carlo Felice II a Cagliari.
Speciale Eurasia presenta Geopolitica dell’Asia centrale, un volume nato da un progetto editoriale curato da Silvia Boltuc e Giuliano Bifolchi, con il contributo di Alessandro Fanetti, Luca Garruba, Matteno Meloni, Riccardo Rossi e Stefano Vernole, il cui obiettivo è quello di analizzare le dinamiche geopolitiche centroasiatiche e gli attori coinvolti.
SpecialEurasia ha incontrato l’Ambasciatore della Repubblica del Kazakhstan presso la Repubblica Italiana, S.E. Yerbolat Sembayev, per approfondire la conoscenza di questa repubblica dell’Asia centrale a seguito della recente visita del Presidente italiano Sergio Mattarellae del primo vertice UE-Asia Centrale che si è svolto agli anizi di aprile 2025.
In questo episodio di Geopolitical Report Podcast Antonello Sacchetti, esperto conoscitore di Iran, analizza insieme a Silvia Boltuc, Managing Director di SpecialEurasia, le attuali dinamiche geopolitiche della Repubblica Islamica dell’Iran così come la crescente tensione in Medio Oriente.
Nel terzo episodio della serie podcast di SpecialEurasia, Michele Muratori, membro del parlamento sammarinese, ex Capitano Reggente della Repubblica di San Marino, coordinatore del partito Libera, e Full Member nella delegazione dell’OSCE di San Marino, ha condiviso la sua preziosa esperienza come osservatore OSCE durante le recenti elezioni presidenziali in Azerbaijan e ha gettato uno sguardo critico su altri paesi dello spazio post-sovietico.
Nel contesto geopolitico attuale, caratterizzato dal conflitto ucraino e dallo scontro tra Bruxelles e Mosca, l’incremento dell’export europeo verso l’Armenia ha sollevato dubbi sulla possibilità che questo permetta di aggirare le sanzioni, dilemma che però non coinvolge il vicino Stato azerbaigiano la cui politica estera sfrutta il supporto europeo, ma non tralascia gli accordi commerciali con la Russia.
Il vertice Armenia-Azerbaigian che si è tenuto a Bruxelles permette di concentrare l’attenzione sulla questione dei confini nazionali armeni e azerbaigiani la cui soluzione dovrebbe portare alla stabilità e non creare ulteriori tensioni regionali.
SpecialEurasia ha incontrato S.E. Mohammad Reza Sabouri, Ambasciatore dell’Iran in Italia, per discutere le dinamiche attuali interne e in politica estera della Repubblica Islamica dell’Iran.
Questa ricerca mira ad analizzare gli sviluppi geopolitici centroasiatici prendendo in considerazione i recenti eventi che hanno influenzato lo scacchiere eurasiatico come lo scontro tra la Russia e l’Occidente, il confronto tra Stati Uniti e Cina e la volontà di emergere come potenze regionali di Turchia, India e monarchie del Golfo.
SpecialEurasia, MInter Group srl e Mondo Internazionale APS organizzano la Spring School 2023 con l’obiettivo di erogare corsi di formazione di analisi geopolitica su dinamiche e tematiche inerenti alla scacchiere strategico internazionale.
SpecialEurasia, Mondo Internazionale, Opinio Juris – Law & Political Review e MInter Group srl organizzano il giorno martedì 21 febbraio 2023 alle ore 19.00 il webinar online “Un anno di guerra in Ucraina: riflessioni, analisi geopolitica, possibili sviluppi futuri” il cui obiettivo è quello di analizzare le dinamiche inerenti al conflitto ucraino contestualizzandone nello scacchiere geopolitico eurasiatico.
Nel mese di ottobre, SpecialEurasia in collaborazione con il CeSEM – Centro Studi Eurasia e Mediterraneo, UniDolomiti e l’Istituto Internazionale delle Scienze Sociali, organizza un nuovo corso online dal titolo “Geopolitica delle crisi moderne: dall’unipolarsimo al multipolarismo”.
SpecialEurasia ha pubblicato il report “Gli interessi dell’Iran nel Caucaso” scritto da Silvia Boltuc con l’obiettivo di analizzare le relazioni diplomatiche, culturali ed economiche tra Teheran e gli attori della regione caucasica e comprendere quali potrebbero essere gli sviluppi futuri alla luce delle complessità e dinamiche regionali.
SpecialEurasia e il Centro Studi Roma 3000 presentano l’edizione congiunta del corso di formazione operativa dedicato all’Open Source Intelligence e alla geopolitica per il giornalismo investigativo il cui obiettivo è quello di fornire le necessarie e fondamentali conoscenze per condurre un’analisi delle fonti aperte e supportare il processo di conoscenza del rischio geopolitico e la redazione di report e articoli.
Nel mese di maggio, SpecialEurasia in collaborazione con il CeSEM – Centro Studi Eurasia Meditteraneo, ASRIE Analytica e il Polo Accademico Internazionale organizza un nuovo corso di analista geopolitico intitolato “L’Asia vista da Mosca e Pechino. Geoeconomia dell’Unione Eurasiatica e della Nuova Via della Seta”.
SpecialEurasia organizza il webinar “Afghanistan: interessi geopolitici, crisi umanitaria e sicurezza” con l’obiettivo di analizzare le dinamiche attuali afghane e comprendere quali sfide il paese dovrà affrontare nel breve e medio periodo così come l’impatto che l’attuale governo ad interim dei Talebani potrà avere a livello regionale.
SpecialEurasia, il Centro Studi Roma 3000 e ASRIE Analytica presentano l’edizione congiunta del corso di formazione operativa dedicato all’Open Source Intelligence e alla geopolitica il cui obiettivo è quello di fornire le necessarie e fondamentali conoscenze per condurre un’analisi delle fonti aperte e supportare il processo di conoscenza del rischio geopolitico.
SpecialEurasia organizza un webinar dal titolo “Geopolitica e conflitti nel Caucaso: sfide attuali e sviluppi futuri” il cui obiettivo è quello di analizzare l’attuale situazione della regione caucasica focalizzando l’attenzione sulle problematiche e le opportunità che questa area di primaria importanza strategica offre.
Il Generale di Divisione (ris.) Mario Ruggiero, attualmente Direttore del Centro Studi Esercito, prenderà parte al Webinar “Sicurezza e minaccia terroristica nello scacchiere geopolitico euroasiatico”organizzato il giorno 16 dicembre 2021 alle ore 19.00.
Nel quadro del Webinar “Sicurezza e minaccia terroristica nello scacchiere geopolitico euroasiatico” la Dott.ssa Silvia Boltuc ha fornito una panoramica dello scacchiere geopolitico dell’Eurasia e sottolineato i principali fattori di destabilizzazione regionale.
Nel quadro del Webinar “Sicurezza e minaccia terroristica nello scacchiere geopolitico euroasiatico” il Dott. Stefano Vernole ha illustrato quali siano a suo parere gli attuali interessi strategici, le sfide e le minacce che interesseranno nel futuro immediato la regione euroasiatica.
L’incontro avvenuto a Mosca con Konstantin Kolpakov da parte del nostro team ha permesso di mettere in risalto il ruolo che possono avere i giovani diplomatici nella politica estera russa e nel monitoraggio e comprensione dei fenomeni che maggiormente influenzano lo scacchiere geopolitico internazionale.
SpecialEurasia in collaborazione con il Centro Studi Roma 3000 organizzerà il Corso di formazione online in Open Source Intelligence & Geopolitica il cui obiettivo è quello di introdurre i partecipanti al mondo dell’Analisi delle Fonti Aperte applicata alla geopolitica, fornire nozioni di natura teorica accompagnate da esercitazioni pratiche e casi studio mirati.
L’importanza geostrategica che negli ultimi anni ha assunto l’isola di Taiwan è riconducibile alle priorità geopolitiche definite da Stati Uniti e Repubblica Popolare Cinese (RPC), identificabili come i due Paesi militarmente più attivi nell’area Asia-Pacifico nord-occidentale.
Fin dall’inizio il Conflitto nel Donbass si è frapposto nei rapporti tra la Federazione Russa e l’Unione Europea così come nelle relazioni tra Mosca e Kiev. Un suo acutizzarsi potrebbe comportare la destabilizzazione non solo della regione, ma dell’intero scacchiere geopolitico euroasiatico.
Il 21 settembre ha preso il via la 76° sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. I rappresentanti degli Stati che hanno preso parte all’evento, tra cui Iran e Kirghizistan, ne hanno approfittato per svolgere una serie di incontri a margine e attuare le loro strategie regionali attraverso accordi bilaterali e memorandum d’intesa.
Alessandro Fanetti introduce il lettore alle principali tematiche utili per la comprensione della Federazione Russa considerando non solo la politica interna ed estera, ma anche le dinamiche interne relative alla religione, alla convivenza di diversi gruppi etnici, e al processo storico che ha formato l’identità russa.
SpecialEurasia supporta il Corso di Formazione online in Analista Geopolitico dello Spazio post-Sovietico organizzato da ASRIE Analytica, il CeSEM-Centro Studi Eurasia Mediterraneo, l’Istituto Internazionale delle Scienze Sociali e UniDolomiti.
Anche se l’Ucraina guarda alla democrazia dell’Unione Europea, attualmente il paese è ancora caratterizzato da un sistema oligarchico e da una leadership politica che ha fatto del nazionalismo e del militarismo elementi portanti della propria politica e comunicazione strategica interna.
Il porto di Chabahar in Iran ha attratto l’attenzione di attori regionali e internazionali grazie alla sua capacità di influenzare le dinamiche geopolitiche e del commercio della regione eurasiatica (Parte 3)
Questo report si propone di analizzare l’importanza e il ruolo del porto di Chabahar per India, Afghanistan e Pakistan, attori direttamente coinvolti da questa infrastruttura insieme alla Repubblica Islamica dell’Iran (Parte 2)
Il porto iraniano di Chabahar, situato nel Golfo dell’Oman, è un progetto nato dalla collaborazione trilaterale fra Iran, Afghanistan ed India che potrebbe portare benefici per Teheran in materia di commercio e sviluppo economico (Parte 1).
Il recente accordo tra Iran e Pakistan per il controllo e la messa in sicurezza dell’area di frontiera evidenzia un possibile avvicinamento di Teheran e Islamabad in ottica geopolitica con possibili ripercussioni nella vicina regione dell’Asia Centrale,in special modo a seguito del ritiro delle truppe statunitensi dall’Afghanistan e dell’ampliamento degli investimenti cinesi in supporto alla Belt and Road Initiative.
Negli ultimi anni si è assistito ad una intensificazione dei legami di cooperazione fra Russia ed Iran, complici le sanzioni imposte alla Repubblica Islamica dagli Stati Uniti ed i difficili rapporti fra Mosca e Washington, che hanno finito per avvicinare ulteriormente le potenze regionali che condividono scenari ed interessi comuni.
L’oleodotto di Goreh-Jask è un tassello importante nel programma nazionale iraniano di sviluppo economico che non solo favorirà la crescita del paese, ma fornirà a Teheran una leva geopolitica in grado di controllare maggiormente lo Stretto di Hormuz e contrastare la strategia statunitense nella regione.
La Linea di Durand è l’eredità (o la pesante conseguenza negativa) del colonialismo europeo e ha caratterizzato la regione dove hanno sempre vissuto le tribù Pashtun. Nel 1893 Mortimer Durand, un diplomatico britannico del servizio civile indiano, e Abdur Rahman Khan, l’emiro afghano, stabilirono i confini tra l’Afghanistan e l’India britannica fissando una linea di […]
Nel novembre 2020 la Bielorussia inaugurò la nuova centrale nucleare di Astravyets, costruita in collaborazione con la Russia. Il presidente bielorusso Lukashenko, presente all’inaugurazione, dichiarò che questo per la Bielorussia rappresentava un momento storico, poiché il paese stava diventando ufficialmente una potenza nucleare. Nonostante i timori sollevati dagli Stati Baltici per la sicurezza, la centrale […]
Il presidente del Tagikistan Emomali Rahmon ha incontrato il ministro degli Interni iraniano Abdurrizo Rahmonia Fazil per discutere progetti congiunti nel settore sicurezza, evento che sottolinea l’interesse di Teheran nel promuovere la propria strategia in Asia centrale.
Il recente incontro tra i rappresentanti del Governo turkmeno e i talebani sembra aver dato nuove speranze per la realizzazione del progetto del gasdotto TAPI, infrastruttura che all’interno dello scacchiere geopolitico euroasiatico vede scontrarsi gli interessi di attori internazionali (Stati Uniti, Russia, Cina) e regionali.
L’Ucraina sta affrontando una carenza di energia a causa di problemi tecnici verificatisi il 2 e il 3 febbraio alle centrali termiche di Zaporozhye e Kurakhovskaya. Questo evento sottolinea l’attuale situazione di rischio del sistema di trasmissione energetico ucraino e la necessità di Kiev di migliorare la produzione e la distribuzione di energia interna.
Geopolitika Evrazija Volume 1 Issue 1 – Sebbene nel 2020 il Kirghizistan abbia registrato una contrazione degli investimenti diretti esteri (IDE) a causa del Covid-19, il paese ha il potenziale per divenire un mercato per gli investitori stranieri interessati a posizionarsi in Asia Centrale, regione che ricopre un ruolo significativo nello scacchiere geopolitico eurasiatico.
Giuliano Bifolchi, Research Manager di SpecialEurasia, analizza l’importanza del Caucaso del Nord nel suo libro “Geopolitica del Caucaso russo. Gli interessi e l’influenza del Cremlino e degli attori stranieri nelle dinamiche locali nord caucasiche” pubblicato da Sandro Teti Editore.
L’Ucraina del presidente Zelensky continua a guardare in direzione occidentale auspicando di divenire membro dell’Unione Europea e della NATO, ma si vede costretta a gestire una situazione difficile interna aggravata dalla crisi sanitaria del COVID-19 e dall’acutizzarsi di vecchi problemi come la corruzione, il potere degli oligarchi e lo stallo in merito al conflitto con la Russia.
L’Ucraina orientale a causa delle dinamiche locali e dei forti interessi internazionali, potrebbe divenire il prossimo teatro di scontro nello scacchiere geopolitico euroasiatico.
Le Terre Rare, grazie al loro ampio utilizzo nei dispositivi elettronici dell’era moderna, si stanno imponendo come i minerali del futuro in grado di influenzare gli equilibri geopolitici ed economici perché da esse dipendono l’industria militare, aerospaziale ed elettronica e l’affermazione a livello regionale e internazionale di potenze mondiali come Stati Uniti, Cina e Russia.