Iran e Tagikistan rafforzano la cooperazione nei settori energia e sicurezza

Iran e Tagikistan nella geopolitica dellAsia Centrale SpecialEurasia e1632658980223
Iran e Tagikistan nel contesto geopolitico dell’Asia Centrale (redits: CC BY-SA 4.0 MapChart.net)

Persian Files ISSN 2975-0598 Volume 3 Issue 1
Author: Silvia Boltuc

Iran e Tagikistan hanno intensificato le loro relazioni e la cooperazione nelle ultime settimane come parte della strategia di Teheran di aumentare la sua presenza e il suo ruolo nella repubblica dell’Asia centrale e stabilire una collaborazione nei settori politico, economico, energetico e della sicurezza.

L’8 giugno 2021, a Dushanbe, il Ministro degli Affari Esteri della Repubblica del Tagikistan, Sirojiddin Muhriddin, ha ricevuto il Ministro dell’Energia dell’Iran e co-presidente della Commissione congiunta tagiko-iraniana sulla Cooperazione Commerciale, Economica, Tecnica e Culturale, Reza Ardakanian.

Durante l’incontro, le parti hanno espresso il loro interesse a sviluppare  relazioni politiche, commerciali, economiche e culturali bilaterali. Inoltre, Muhriddin e Ardakanian hanno anche preso in considerazione il rafforzamento delle relazioni interparlamentari, in particolare nei gruppi di amicizia interparlamentare del Tagikistan e dell’Iran, e della cooperazione nell’ambito delle organizzazioni regionali e internazionali.

Il 7 giugno 2021, Ardakanian ha incontrato il Ministro dell’Energia e delle Risorse Idriche del Tagikistan, Daler Juma, per valutare la partnership e le reciproche possibilità di scambio nella produzione e nell’esportazione di energia . Daler Jumar ha osservato che nel 2020 il volume del fatturato commerciale tra Iran e Tagikistan è stato di 57,7 milioni di dollari. Il Tagikistan ha esportato in Iran merci per 9,4 milioni di dollari e ha importato prodotti dall’Iran per 48,8 milioni di dollari.

In tema di sicurezza, il 2 giugno 2021, a Teheran, il Ministro degli Interni dell’Iran Abdolreza Rahmani Fazli ha firmato un Memorandum d’intesa con il Ministro degli Interni del Tagikistan Rahimzoda Ramazon Khamro per combattere la criminalità organizzata, l’estremismo, il terrorismo, il traffico di droga, e per favorire la formazione e l’istruzione degli agenti di polizia e lo scambio di esperienze tra il personale docente e gli studenti dell’istituto di istruzione dei ministeri nonché su questioni di investimento . Secondo fonti iraniane, Rahimzoda Ramazon Khamro ha dichiarato il memorandum un “accordo storico” ed “eccellente” che servirà come base per rafforzare i legami tra i due Paesi in futuro.

Inoltre, Rahimzoda ha incontrato a Teheran Hossein Ashtari, capo della polizia iraniana, per discutere la possibilità di aprire uffici di rappresentanza della polizia iraniana in Tagikistan e della polizia tagika in Iran. Rakhimzoda è stato inoltre informato circa le attività delle forze speciali iraniane coinvolte in operazioni speciali, prevenzione delle sommosse, lotta alla criminalità organizzata e al traffico di droga. Come ha affermato Fazli, i negoziati tra Iran e Tagikistan sulla cooperazione in materia di sicurezza sono iniziati alcuni mesi fa e hanno incluso diversi incontri a tutti i livelli.

Iran-Tajikistan: Scenario Geopolitico

I recenti eventi sottolineano come l’Iran, anche se rapporti tra Teheran e Dushanbe si sono deteriorati alla fine del 2015,  punti a giocare un ruolo di primo piano in Tagikistan sfruttando il comune background culturale e storico. Il Tagikistan ha accusato apertamente e indirettamente le autorità iraniane di sostenere il partito Hizbi Nahzati Islomii Tojikiston (Partito della Rinascita Islamica) bandito nel Paese mentre Teheran ha accusato Dushanbe di aver fatto sparire milioni di dollari trasferiti lì da Babak Zanjani. Tuttavia, negli ultimi tre anni, le due parti hanno fatto diversi tentativi di normalizzare i rapporti, specialmente per volontà dell’Iran che ha dimostrato di voler rafforzare la cooperazione economica, di sicurezza e politica con il Tagikistan.

Considerando che l’Iran ha preso parte a due grandi progetti in Tagikistan, il Tunnel Istiklol e la Centrale Idroelettrica Sangtuda-2 (HPP), rafforzare la cooperazione energetica, economica e di sicurezza potrebbe finalmente aiutare Teheran ad affermare la sua presenza in Tagikistan, quindi in Asia Centrale , e cooperare con Dushanbe sull’Afghanistan, soprattutto dopo il completo ritiro delle truppe della NATO previsto nel settembre 2021.

La strategia di Teheran in Tagikistan potrebbe far fronte alla forte presenza finanziaria cinese nel Paese voluta da Pechino per supportare la Belt and Road Initiative di Pechino. Nel contesto geopolitico tagiko e in generale centro asiatico si deve inoltre considerare la storica partnership esistente tra Mosca e Dushanbe così come la nuova strategia statunitense in Asia centrale che Washington ha recentemente adottato per controllare la regione, contrastare l’affermazione e l’influenza delle potenze regionali e internazionali e monitorare la situazione dopo il ritiro delle truppe statunitensi dall’Afghanistan.

Considerando il recente accordo strategico Iran-Cina e la strategia della Russia in Asia centrale che mira a stabilire basi militari e ad incorporare le repubbliche post-sovietiche nelle organizzazioni internazionali ideate da Mosca, Pechino potrebbe essere il partner più redditizio per Teheran in Tagikistan e nella regione . In questo contesto, è possibile prevedere il rafforzamento della cooperazione tra Iran e Cina sulla Belt and Road Initiative visto che la strategia di Pechino potrebbe rappresentare un’opportunità decisiva per il commercio iraniano.


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Written by

  • Silvia Boltuc

    SpecialEurasia Co-Founder & Managing Director. She is an International affairs specialist, business consultant and political analyst who has supported private and public institutions in decision-making by providing reports, risk assessments, and consultancy. Due to her work and reporting activities, she has travelled in Europe, the Middle East, South-East Asia and the post-Soviet space assessing the domestic dynamic and situations and creating a network of local contacts. She is also the Director of the Energy & Engineering Department of CeSEM – Centro Studi Eurasia Mediterraneo and the Project Manager of Persian Files. Previously, she worked as an Associate Director at ASRIE Analytica. She speaks Italian, English, German, Russian and Arabic. She co-authored the book Conflitto in Ucraina: rischio geopolitico, propaganda jihadista e minaccia per l’Europa (Enigma Edizioni 2022).

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