Russia, società civile e media

Moscow Kremlin Russia
Immagine della città di Mosca, capitale della Russia (Credits: Andrey Korzun, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons)

Il Forum sulla Società Civile in Russia ha messo in risalto le direttive del Cremlino nel campo socio-culturale ed economico in un paese che sta affrontando critiche dalla comunità internazionale, ma che guarda e promuove il proprio modello e sistema paese.

Dal 2 al 6 dicembre si è sovlto il Forum sulla “Società Civile della Federazione Russa” che ha favorito diversi incontri con i membri della Camera Civica della Federazione Russa, del governo, autorità della Oblast’ di Mosca ed esponenti del mondo dei media con l’intento di comprendere le politiche adottate dal Cremlino per migliorare la società civile nel paese.

Con il termine ‘società civile’, secondo quanto riportato nell’Enciclopedia delle Scienze Sociali, si indica “l’insieme delle relazioni associative, economiche, culturali e sociali intercorrenti nelle società complesse tra i cittadini, che si pone come un reticolo distinto e talvolta contrapposto allo Stato e alla società politica.”.[1] La visita in loco in Russia effettuata da un team internazionale ha permesso di comprendere i rapporti che intercorrono tra l’autorità centrale, i cittadini, i media e le organizzazioni di volontari che si adoperano per fornire servizi alla società.[2]

Il 2018 è stato l’anno del volontariato nella Federazione Russa celebrato il 5 dicembre nella CSKA Arena di Mosca alla presenza del presidente russo Vladimir Putin che ha ringraziato i volontari per il lavoro svolto e premiato coloro che si sono distinti per progetti o attività volti a migliorare la società in diversi settori quali ad esempio istruzione, salute, cultura e sport. Celebrazioni trasmesse dalla televisione organizzate in grande stile che hanno visto le esibizioni di cantanti e artisti famosi in Russia a cui sono aggiunti ospiti provenienti dal mondo dello sport in un clima di esaltazione dell’unità della società russa.

E’ in queste celebrazioni che si vede l’importanza della comunicazione nella politica interna russa perché la presenza dei media ha permesso al governo di veicolare un messaggio di unità ad un paese caratterizzato dal multiculturalismo e dalla presenza di diverse etnie e confessioni religiose le quali vivono sotto un unica bandiera e all’interno di quella che viene etichettata come ‘società russa’. Media e mezzi di informazione fondamentali nel XXI secolo secondo quanto espresso da Margarita Simonyan, direttrice di Russia Today, e da Alexander Malkevich, primo presidente della Commissione della Camera Civica della Federazione russa per lo sviluppo della società dell’informazione, dei media e della comunicazione di massa,  i quali hanno tenuto a focalizzare l’attenzione sulla libertà di stampa nella Federazione Russa.

Anche se la classifica stilata da Reporter sans frontiers situa la Russia al 148° posto su un totale di 180 paesi per quel che riguarda la libertà di stampa (l’Italia è alla 46° posizione),[3] sia Simonyan che Malkevich e successivamente anche Daniel Howkins, corrispondente di Russia Today, hanno sottolineato come sia molto più facile nei media russi trovare articoli e report contro il governo che in altri paesi occidentali. Parole che contrastano in parte quanto affermato da Pavel Gusev, direttore della testata giornalistica indipendente Moscokvskiy Komsomolets  e presidente dell’Associazione Giornalisti di Mosca, il quale ha portato all’attenzione il problema delle morti e persecuzioni dei giornalisti in Russia e la pressione del Cremlino sui media indipendenti intesificata a partire dal 2012.

Margarita Simonyan ha affermato che il potere dei media è tale da poter influire nel processo decisionale politico con la possibilità di cambiare le decisioni prese dal governo focalizzando l’attenzione su errori o problemi connessi alle politiche adottate dall’autorità centrale. Nel caso specifico Russia Today ha avviato diversi progetti mediatici e di informazione in Russia e all’estero che hanno dimostrato la loro efficacia e influenza sulla società civile tra cui è possibile citare ad esempio Ne odin – ne odin.[4]

Russia, società multietnica e multiconfessioanle in una sola nazione

Parlando invece della società russa l’incontro con Iosif Diskinpresidente della Commissione per l’armonizzazione delle relazioni interetniche e intereligiose della Camera Civica della Federazione Russa, ha incentrato l’attenzione sull’esistenza di una sola nazione russa al cui interno possono vivere differenti gruppi etnici e religiosi. Secondo l’opinione di Diskii, l’interetnicità e l’intereliogisità sono possibili in Russia in una società basata su valori comuni.

Affermazioni importanti che non trovano totale riscontro nei report delle diverse organizzazioni internazionali ed in special modo in quelli dell’International Crisis Group che evidenziano una contrapposizione tra valori russi e l’identità culturale e religiosa delle differenti etnie presenti nel paese.[5]

Il caso esemplare è proprio quello del Caucaso del Nord dove diversi gruppi etnici locali ritengono come fondamentali i valori dell’adat, ossia la legge tribale, e dove l’Islām e la relativa sharīʿa (legge islamica) detengono un potere attrattivo e una influenza maggiore rispetto alla legge federale. Questo aspetto negativo viene però controbilanciato dal caso del Tatarstan dove l’elemento culturale ed etnico tataro e quello religioso musulmano sono fondamentali e garantiti dal governo centrale di Mosca (con eccezioni in alcuni casi e recenti modifiche) e rendono quindi questa repubblica come un esempio vincente di coabitazione tra cittadini di etnia russa e non e di gestione della società civile.

Conclusioni

E’ innegabile che  esistono dei cambiamenti e miglioramenti all’interno della Russia grazie a dei programmi statali e federali volti a migliorare il rapporto tra l’autorità centrale ed i cittadini e a favorire tutte quelle attività non connesse direttamente con la strategia governativa. In Russia le risorse finanziarie sono limitate e la recenti crisi del prezzo del petrolio ha avuto una significativa incidenza sull’economia nazionale e anche sui progetti di sviluppo elaborati dal Cremlino, ne consegue quindi che il mondo delle associazioni, organizzazioni e del volontariato assurge ad un ruolo di primo piano nello sviluppo della società civile.

I media sono fondamentali nella società civile russa ed esistono testate giornalistiche e agenzie di stampa indipendenti, ma ciò che rimane ancora poco esplorato è il livello di reale indipendenza degli organi addetti alla comunicazione. Facendo fede soltanto a quanto espresso da organizzazioni internazionali si dovrebbe credere alla totale mancanza di libertà di stampa in Russia, dato che però viene controbilanciato sia dalle affermazioni di alcuni membri del mondo dei media e della comunicazione (sia testate indipendenti che quelle legate all’apparato statale) e sia dall’esistenza di una rete di portali web e blog la cui consistenza e grandezza è sempre più grande.

In conclusione si potrebbe dire che la società civile in Russia sta registrando dei progressi piccoli o grandi che siano anche se non si trova spesso riscontro tra i modelli promossi dal Cremlino e quelli invece esistenti sul territorio. La direzione per lo sviluppo della società è stata tracciata, la sfida futura per la Russia sarà quella di riuscire veramente ad armonizzare i rapporti esistenti tra i diversi cittadini della Federazione Russa e l’autorità centrale, azione che vedrà come fondamentali l’utilizzo dei media e lo sviluppo economico.

Fonti

[1] Giuseppe Bedeschi e Salvador Gine (1998) Società civile, Enciclopedia delle scienze sociali. Link: https://www.treccani.it/enciclopedia/societa-civile_%28Enciclopedia-delle-scienze-sociali%29/

[2] L’autore di questo report ha fatto parte del team internazionale di giornalisti e analisti che ha visitato Mosca durante il Forum.

[3] Reporter sains Frontiers (2018) Classement. Link: https://rsf.org/fr/classement

[4] Russia Today, Ne Odin na Odin. Link: https://russian.rt.com/trend/510304-ne-odin-na-odin

[5] International Crisis Group (2012)The North Caucasus: The Challenges of Integration (I), Ethnicity and Conflict. Link: https://www.crisisgroup.org/europe-central-asia/caucasus/north-caucasus/north-caucasus-challenges-integration-i-ethnicity-and-conflict 


Autore: Giuliano Bifolchi. Report in media partnership con ASRIE Analytica e Notizie Geopolitiche.

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