Presentazione del libro “Conflitto in Ucraina: rischio geopolitico, propaganda jihadista e minaccia per l’Europa” a Roma

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Un momento della presentazione del libro “Conflitto in Ucraina: rischio geopolitico, propaganda jihadista e minaccia per l’Europa” (Credits: SpecialEurasia)

Si è svolta a Roma il giorno martedì 21 giugno 2022 la presentazione del libro “Conflitto in Ucraina: rischio geopolitico, propaganda jihadista e minaccia per l’Europa” organizzata da EastWest, moderata da Matteo Meloni, che ha visto gli interventi degli autori Silvia Boltuc, Giuliano Bifolchi e Daniele Garofalo.

Il libro, pubblicato da Enigma Edizioni, nato dal lavoro del team di SpecialEurasia e come risultato dei progetti Ukraine Crisis & Conflict e Monitoring Jihadist Propaganda & Terrorism, si pone come obiettivo quello di analizzare il rischio geopolitico derivante dalla propaganda jihadista e dalla presenza dei foreign fighters nel conflitto ucraino e le possibili ripercussioni per il continente europeo.

Gli autori Silvia Boltuc, Managing Director di SpecialEurasia, Giuliano Bifolchi, dottore in Storia dei Paesi Islamici e Research Manager di SpecialEurasia, e Daniele Garofalo, analista specializzato in propaganda jihadista e terrorismo, hanno analizzato il rischio geopolitico per l’Europa derivato dalla presenza di combattenti stranieri in territorio ucraino e dalla propaganda jihadista veicolata in diverse lingue (inglese, arabo, russo, ecc.) che etichetta lo scontro bellico tra Mosca e Kiev come una ‘opportunità’ per i foreign fighters di ottenere armamenti e addestramento, facendo leva sull’istituzione della ‘legione internazionale’ da parte del Governo ucraino, e così approdare sul suolo europeo.

Nel libro sono riportati anche i principali elementi della comunicazione strategica utilizzati dai gruppi armati ceceni operanti in Ucraina e dai portali in lingua russa di opposizione al Cremlino. Inoltre, viene fornita una panoramica degli argomenti utilizzati dallo Stato Islamico, al-Qa’ida e Hayat Tahrir al-Sham nei loro canali mediatici e di propaganda e viene illustrato quali gruppi potrebbero sfruttare il conflitto ucraino per aumentare la loro attività terroristica in Medio Oriente e Nord Africa o aprire nuovi fronti in Russia e nel contesto europeo.

Nel commentare il testo, Silvia Boltuc ha sottolineato che quando SpecialEurasia ha deciso di realizzare una ricerca su questo argomento non si avevano prove certe di presenze dei combattenti jihadisti sul territorio ucraino anche se esistevano alcuni elementi della propaganda jihadista che dovevano essere analizzati e studiati per capire la reale minaccia esistente. È innegabile, ha sottolineato Boltuc, come lo scoppio del conflitto in Ucraina sia stato accolto dalla propaganda jihadista molto positivamente perché tale scontro armato interessa l’Occidente e la Russia che sono considerati due grandi nemici del jihad e dei gruppi terroristici. Nel testo si parla di rischio geopolitico e si focalizza l’attenzione sul fatto che la stessa propaganda jihadista esorti i militanti a raggiungere l’Ucraina per entrare in contatto con l’addestramento occidentale, procurarsi le armi e, grazie a un decreto presidenziale firmato da Volodomyr Zelensky nel 2021 rivolto nei confronti dei volontari stranieri che combattono per Kiev, richiedere la cittadinanza ucraina che favorisce la completa mobilità all’interno del continente europeo.

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Silvia Boltuc, Managing Director di SpecialEurasia, spiega le motivazioni che hanno spinto gli autori ad analizzare il fenomeno della propaganda jihadista connesso con il conflitto in Ucraina (Credits: SpecialEurasia)

Nel suo intervento Giuliano Bifolchi ha cercato di fare luce sulla presenza dei ceceni nel teatro bellico ucraino ponendo l’attenzione non solo sui kadyrovtsi di Ramzan Kadyrov, truppe scelte cecene che combattono per la Federazione Russa, ma sui battaglioni di volontari ceceni Shaykh Mansur e Dzhokhar Dudayev che dal 2014 sono in Ucraina per supportare le forze armate di Kiev nel conflitto contro le forze separatiste filorusse di Donetsk e Lugansk. Ceceni, ha spiegato Bifolchi, migrati in Ucraina durante il Secondo Conflitto Ceceno (1999-2009) e a seguito del fallimentare esperimento della Repubblica cecena di Ichkeria, che hanno trovato in Kiev un alleato nella loro causa, la cui lotta armata contro le forze russe in questo conflitto ucraino viene esaltata dai canali mediatici e siti web connessi con l’Emirato del Caucaso (Imarat Kavkaz) e la galassia della militanza armata e dei gruppi terroristici nord caucasici.

Il conflitto in Ucraina è un’opportunità per sconfiggere questo Occidente tanto odiato dalle organizzazioni jihadiste, ha aggiunto Daniele Garofalo. Gli ultimi attentati in Europa sono quelli guidati da lupi solitari che, dal punto di vista propagandistico, non hanno mietuto così tante vittime. Le grandi organizzazioni jihadiste hanno quindi più volte chiesto ai propri militanti di partire per l’Ucraina per addestrarsi, prendere le armi e fare attentati ovunque, anche nella stessa Ucraina colpendo i corridoi umanitari, per esempio, o associazioni di sostegno, in modo da favorir la completa sconfitta e distruzione non solo della Russia, ma anche dell’Ucraina stessa, perché sostenuta dalla NATO, dall’Europa e dagli Stati Uniti.

Il dibattito generato dalla presentazione del libro ha inoltre analizzato il rapporto tra la Federazione Russa e il mondo musulmano. Gli autori hanno concluso l’evento sottolineando come la propaganda jihadista in merito al conflitto ucraino è quotidiana, ben organizzata, e mira a spingere sempre più militanti jihadisti a sfruttare il vuoto di potere e la situazione di caos esistente nel territorio ucraino. Anche se fino ad ora non ci sono stati attacchi terroristici in territorio ucraino o europeo e anche se tale propaganda potrebbe avere come fine ultimo solo quello strumentale di aumentare i consensi dei sostenitori dei vari gruppi terroristici, tale fenomeno deve essere attenzionato e tenuto presente per fare si che le autorità competenti siano pronte a contrastare pericoli e possibili criticità future.

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Copertina del libro “Conflitto in Ucraina: rischio geopolitico, propaganda geopolitico e minaccia per l’Europa” edito da Enigma Edizioni

E’ possibile acquistare il libro al seguente link “Conflitto in Ucraina: rischio geopolitico, propaganda jihadista e minaccia per l’Europa

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