Kavkaz Files ISSN 2975-0474 Volume 31 Issue 4
SpecialEurasia OSINT Unit
L’Abcasia, situata nella regione del Caucaso, si trova in una fase cruciale della sua storia politica. Dopo la crisi del novembre 2024 che ha condotto alle dimissioni del presidente, la Repubblica si prepara alle elezioni presidenziali previste per il 15 febbraio 2025.
Questo appuntamento elettorale rappresenta una prova decisiva per la stabilità politica e lo sviluppo della nazione. SpecialEurasia ha intervistato Kan Taniya, consigliere presso l’Ambasciata della Repubblica di Abcasia in Russia, per analizzare la situazione politica interna, i candidati e le prospettive regionali.
Qual è il significato delle prossime elezioni presidenziali in Abcasia? Possono rappresentare un momento di cambiamento?
“Le prossime elezioni sono di importanza cruciale per l’Abcasia. Dopo anni di instabilità politica, il Paese necessita di un processo elettorale trasparente, inclusivo e rispettoso della volontà popolare. La crisi del novembre 2024 ha dimostrato quanto sia fondamentale ristabilire un equilibrio politico duraturo. La popolazione, stanca dei frequenti cambi di governo avvenuti negli ultimi tre decenni – spesso tramite proteste – è determinata a monitorare attentamente l’operato del futuro presidente.
La Camera Civica ha già dichiarato che agirà come un organo di controllo pubblico per garantire trasparenza e responsabilità. Tuttavia, la crisi politica ha avuto un costo significativo: un governo paralizzato per tre mesi, dal novembre 2024 al febbraio 2025. Questo periodo di inattività ha reso ancora più urgente la necessità di stabilità istituzionale. Il prossimo leader dovrà rispondere alle aspettative della popolazione e dimostrare un approccio efficace per evitare ulteriori crisi.”
Può fornire una panoramica dei principali candidati alle elezioni?
“Sono stati registrati cinque candidati dalla Commissione Elettorale Centrale dell’Abcasia. Ecco una sintesi dei profili:
- Badra Gumba: Ex vicepresidente e presidente ad interim dopo le dimissioni di Aslan Bzhania nel novembre 2024. Laureato in contabilità e revisione contabile, con un dottorato in scienze economiche, Gumba vanta una lunga esperienza politica, avendo ricoperto incarichi governativi, tra cui Ministro della Cultura. È sostenuto dall’ex governo di Bzhania e rappresenta una continuità con l’amministrazione precedente.
- Adgur Ardzinba: Leader del “Movimento Popolare per il Rinnovamento”, è considerato il principale sfidante di Gumba. Economista con un dottorato in scienze economiche, è stato Ministro dell’Economia sotto il presidente Aleksandr Ankvab. Ardzinba gode di ampio sostegno, soprattutto tra i giovani e l’opposizione, grazie alla sua retorica incentrata sulla sovranità nazionale e lo sviluppo economico.
- Oleg Barziz: Ex rappresentante commerciale dell’Abcasia in Russia, laureato in scienze politiche all’Università Statale di Mosca. Nonostante la sua esperienza ventennale nel settore commerciale, Barziz ha un seguito limitato e si prevede che ottenga non oltre il 10% dei voti.
- Robert Arshba: Ex capo della Camera di Controllo dell’Abcasia, ha guadagnato rispetto per aver evidenziato irregolarità finanziarie in diversi enti pubblici. La sua candidatura è percepita come quella di un tecnico con capacità di gestione, ma le proiezioni indicano che otterrà tra l’8% e il 10% dei voti.
- Adgur Khurkhumal: Attuale presidente della Black Sea Development Bank, è l’unico candidato senza esperienza politica. Poco conosciuto dal pubblico, rappresenta una figura marginale nella competizione elettorale e non si prevede che ottenga un risultato significativo.
Guardando in generale alle elezioni, secondo anche le stime e i sondaggi degli ultimi giorni, è possibile affermare che i principali contendenti saranno Gumba e Ardzinba i quali, nella prima tornata elettorale, potranno raggiungere un massimo di 38%-40% dei voti, fattore che porterà il paese a una seconda tornata elettorale. Proprio nelle seconde votazioni un ruolo capillare lo giocherano “gli esclusi”, ossia quei candidati che con meno voti potranno esprimere la loro preferenza o endorsment nei confonti di Gunba o Ardzinba influenzando così le elezioni.
La presenza di cinque candidati alle elezioni presidenziali conferma, nuovamente, come l’Abcasia aderisca in pieno al principio di democraticità e pluralità politica.”

Quali sono le principali sfide energetiche che il futuro presidente dovrà affrontare?
“L’Abcasia si trova ad affrontare una grave crisi energetica. Le infrastrutture sono obsolete e inadeguate per soddisfare la crescente domanda, soprattutto a causa dello sviluppo del settore turistico. Durante l’inverno, il Paese importa energia dalla Russia per coprire un consumo giornaliero di 7,7 milioni di kWh. Tuttavia, l’attività illegale di mining di criptovalute rappresenta il 40% del consumo energetico totale, aggravando il problema dell’approvvigionamento energetico nazionale.
Attualmente abbiamo blackout o sospesione del servizio energetico solamente per 6 ore, ma nel dicembre 2024 la crisi ha raggiunto il suo apice con blackout fino a 16 ore al giorno, costringendo il Governo a richiedere assistenza umanitaria alla Russia. Mosca, quindi, ha deciso di fonire gratuitamente 327 milioni di kWh, ammontare necessario per soddisfare la domanda interna abcasa per due mesi senza nessun blackout o sospesione. Il Governo ha però deciso di frazionare lo stesso l’energia con 2 ore la notte e 4 ore durante la giornata di blackout per poter risparmiare in modo di arrivare all’estate quando i ghiacciai si scioglieranno e potremo sfruttare l’energia idroelettrica prodotta dalla nostra centrale idroelettrica di Enguri
La dipendenza da energia esterna e l’impatto del mining illegale richiedono un intervento immediato. Il futuro presidente dovrà implementare un piano di modernizzazione delle infrastrutture energetiche e adottare misure efficaci contro il mining illegale, spesso difficile da individuare poiché praticato in abitazioni private. Qualora il futuro presidente non sarà in grado di rispondere a questa crisi energetica c’è il rischio che nei prossimi 2-3 anni la popolazione abcasa sarà nuovamente insoddisfatta e, quindi, causare una nuova crisi politica interna.”
Le elezioni influenzeranno i rapporti tra Sukhum e Mosca?
“Le relazioni tra Abcasia e Russia sono storicamente solide, basate su un partenariato strategico e accordi di mutuo sostegno. Tuttavia, la crisi politica del novembre 2024 ha danneggiato l’immagine di questa collaborazione a livello internazionale, alimentando disinformazione sui media stranieri, che hanno erroneamente suggerito un possibile cambio di orientamento geopolitico dell’Abcasia.
Indipendentemente dall’esito delle elezioni, il nuovo presidente avrà il compito di rafforzare ulteriormente i legami con Mosca e ripristinare l’immagine della partnership strategica. Un recente sondaggio ha mostrato che il 91% della popolazione abcasica sostiene relazioni forti con la Russia, evidenziando quanto questa collaborazione sia essenziale per il futuro del Paese.”
È possibile vedere l’intervista completa di Kan Taniya sul Canale YouTube di SpecialEurasia.
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